Il “Decreto Sostegni” introduce un nuovo contributo a fondo perduto a favore dei titolari di partita IVA per sostenere gli operatori economici. I titolari di partita IVA devono

  • essere residenti o stabiliti in Italia,
  • svolgere attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario,
  • avere ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di Euro inerenti al secondo periodo di imposta precedente a quello in corso al 22/03/2021. Pertanto, per i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare si fa riferimento ai ricavi/compensi del periodo di imposta 1/01/2019-31/12/2019).
Il contributo non spetta:
  • ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 23/03/2021;
  • ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo la data del 23/03/2021;
  • agli enti pubblici;
  • alle banche, società finanziarie e assicurazioni e alle società di partecipazione di cui all’art. 162 bis del Testo Unico delle Imposte (ad esempio le società holding).

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019, ai fini della media di cui al precedente punto, rilevano i mesi successivi a quello di attivazione della partita IVA. Agli stessi il contributo spetta nella misura minima di 1.000,00 euro per le persone fisiche e di 2.000,00 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche, anche in assenza della riduzione di fatturato/corrispettivi.

Al fine di determinare correttamente gli importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o della prestazione di servizi (pertanto dovranno essere presi in considerazione le operazioni che hanno concorso alla liquidazione IVA).

Ammontare del contenuto

È determinato applicando la prevista percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019, come segue:

  • 60% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000,00 Euro nel secondo periodo di imposta precedente a quello in corso al 22/03/2021 (2019 per i soggetti solari);
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000,00 Euro e fino a 400.000,00 Euro nel secondo periodo di imposta precedente a quello in corso al 22/03/2021 (2019 per i soggetti solari);
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000,00 Euro e fino a 1.000.000,00 di Euro nel secondo periodo di imposta precedente a quello in corso al 22/03/2021 (2019 per i soggetti solari);
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1.000.000,00 di Euro e fino a 5.000.000,00 di Euro nel secondo periodo di imposta precedente a quello in corso al 22/03/2021 (2019 per i soggetti solari);
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5.000.000,00 di Euro e fino a 10.000.000,00 di Euro nel secondo periodo di imposta precedente a quello in corso al 22/03/2021 (2019 per i soggetti solari).

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