Si esamina la principale disposizione fiscale introdotta dal D.L. n. 145/2023 c.d. “Decreto Collegato” alla Legge di Bilancio 2024

 

Il 19/10/2023 è entrato in vigore il c.d. “Decreto Collegato” alla Legge di Bilancio 2024, il quale contiene alcune misure in materia economica/fiscale, la più rilevante della quali riguarda la proroga del termine per il versamento della seconda rata dell’acconto IRPEF per taluni soggetti.

Per il solo periodo di imposta 2023, viene disposto infatti, la possibilità di differimento dei termini di versamento della seconda rata di acconto IRPEF dovuta sulla base della dichiarazione dei redditi, dal 30/11/2023 al 16/01/2024, per le sole persone fisiche titolari di partita IVA che, nel 2022, hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000,00 euro.

Non risultano pertanto incluse nella proroga le persone fisiche “non titolari” di partita IVA, ivi inclusi i soci di società e associazioni “trasparenti” ai sensi degli artt. 5, 115 e 116 del TUIR, sempre che non siano titolari di una propria partita IVA individuale.

Si precisa che con l’indicazione “seconda rata” e non “seconda o unica rata” si ritiene che siano esclusi dalla proroga coloro che non hanno versato la prima rata d’acconto perché non erano tenuti a farlo in quanto di ammontare non superiore a 103,00 euro.

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