La Legge di bilancio 2022, in vigore dall’1/01/2022, ha introdotto diverse novità in ambito fiscale. Esaminiamo le modifiche apportate alla disciplina dei crediti di imposta concessi a favore delle imprese.

Proroga per il triennio 2023-2025 del credito di imposta per investimenti in taluni beni strumentali

A tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato fino al 31/12/2022 (ovvero entro il 30/06/2023 a condizione che entro la data del 31/12/2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), è riconosciuto un credito d’imposta differenziato in funzione delle diverse tipologie di beni agevolabili.

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Credito di imposta per ricerca, sviluppo e innovazione

È previsto fino al 31/12/2022 il riconoscimento di un credito d’imposta per gli investimenti in:

  • ricerca e sviluppo,
  • transizione ecologica,
  • innovazione tecnologica 4.0
  • altre attività innovative.

Il credito di imposta è riconosciuto fino al 31/12/2022 in maniera differenziata in base al tipo di attività svolta.

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Nuova agevolazione “Patent box”

La “nuova” agevolazione Patent box introduce alcune modifiche:

  • le nuove disposizioni sulla “super deduzione” si applicano non più dalle opzioni esercitate dal 22/10/2021 bensì dalle opzioni relative al periodo d’imposta in corso al 22/10/2021, ossia il periodo
    d’imposta 2021 per i soggetti c.d. “solari”;
  • conseguentemente, ad esempio, non sono più esercitabili le “vecchie” opzioni “Patent box” (agevolazione che consisteva nell’esclusione dal reddito complessivo del 50% dei redditi derivanti
    dalla concessione in uso o dall’utilizzo diretto dei beni immateriali agevolabili) con riferimento al periodo d’imposta 2021 e successivi per i soggetti c.d. “solari”;
  • incremento dal 90% al 110% della misura percentuale della maggiorazione;
  • sono esclusi dai beni agevolabili i marchi d’impresa e il know how (processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili);
  • è stato eliminato il divieto di cumulo con il credito d’imposta ricerca e sviluppo;
  • viene introdotto un meccanismo di “recapture” a favore dei contribuenti che intendono avvalersi della nuova agevolazione, secondo il quale qualora in uno o più periodi d’imposta le spese siano sostenute in vista della creazione di una o più immobilizzazioni immateriali agevolabili si potrà usufruire della maggiorazione del 110% di dette spese a decorrere dal periodo d’imposta in cui l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale. La maggiorazione del 110% non può essere applicata alle spese sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale.

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