La Legge di conversione del Decreto Fiscale modifica alcune disposizioni relative ai redditi di impresa e dei lavoratori autonomi
Come noto (si veda Informativa Unistudio n. 2/2025), la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto, con riferimento alle spese di trasferta e di rappresentanza, l’obbligo di pagare le stesse con carte di credito o altri mezzi di pagamento tracciabili, il cui mancato rispetto comporta per l’impresa/lavoratore autonomo l’indeducibilità del costo (Ires/Irpef e Irap) e, per le somme chieste a rimborso dal dipendente, l’assoggettamento a tassazione IRPEF e non più la sua esclusione.
Il Decreto Fiscale, anche dopo la conversione in legge, apporta le seguenti modifiche.
Note spese dipendenti, co.co.co e amministratori delle società
La disposizione secondo la quale per la non tassabilità in capo ai dipendenti, co.co.co e amministratori delle società del rimborso delle spese di trasferta, quali vitto/alloggio viaggio e trasporto mediante autoservizi pubblici non di linea (servizio taxi con autovettura, motocarrozzetta, natante, servizio di noleggio con conducente – NCC con autovettura, motocarrozzetta, velocipede, natante) le stesse devono essere sostenute con mezzi tracciati (bonifici bancari, versamenti postali, carte di debito/credito/prepagate, assegni bancari/circolari, etc), vale esclusivamente per quelle sostenute in Italia.
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